martedì 22 luglio 2008

QUANTO SPESSO VORRESTE ESSERE ALTROVE?

Ultimamente pochissimo.
Sono innamorata.

Siamo tutti super eroi

Ci hanno sigillato i cellulari e messi in fila come bravi bambini prima dell'appello. All'anteprima di Batman, the Dark Knight c'ero anch'io e tanta altra bella gente milanese indegna. Il fu Heath, il consacrato Christian, l'immenso Morgan, il doppio Aaron, il fedele Michael, la carina Maggie e il paladino Gary, tutti insieme in un kolossal che ha già sbancato i botteghini in America e, con o senza censura, si appresta a fare lo stesso in Italia. Adoro i fumetti e adoro i super-eroi, soprattutto quando sono nella merda più nera e puzzolente e si salvano grazie a qualche stratagemma inventato da noi comuni mortali. La loro rabbia quando sono spettatori di qualche ingiustizia civile è paragonabile alla comune, in senso di diffusa, ira funesta di qualsiasi lavoratore a progetto che si sente dire di presentarsi in ufficio secondo specifici orari aziendali. La devozione e la pazienza delle compagne di ogni super-eroe è per molti versi simile all'attesa, infinita, che ogni donna  nutre nei confronti della maternità-chimera. La lotta tra bene e male, tra buoni e cattivi, tra alleati e nemici, è in tutto e per tutto la trasposizione della quotidiana realtà aziendale: c'è il capo dei giochi e ci sono i giocatori, sono permessi falli e finte, ma quando ti squalificano, sei finito. E così ti auto elimini, proprio come il nostro Cavaliere Oscuro. Ma mai, dico mai, succede che sia uno dei nemici a farsi da parte. Mai, dico mai, succede che sia il capo a farsi da parte e a darti i meriti. Così succede che non si ha più la misura di ciò che è giusto o sbagliato... di fianco a noi scioperano in continuazione perchè ne hanno licenziati 150, e non ci mollano la navetta per il trasporto dall'azienda alla stazione. Però, ragazzi, ci danno il maggiordomo aziendale. Speriamo sia saggio come Alfred!

domenica 13 luglio 2008

mare di M

come sostiene Francesco sto andando in vacanza in un mare di merda... ho come il sospetto che sarò in ottima compagnia.
come minimo ci saranno tutte le mie colleghe: il cantiere non riapre, e siamo tutte disoccupate.
Ho detto a mio padre di antuan, che è sposato etc...
non l'ha presa molto bene.
non ho avuto il coraggio di dirgli che sono ancora disoccupata nè che mi sono fatta un tatuaggio. temevo un infarto.

domenica 6 luglio 2008

ops...

nell'ultima settimana:
ho litigato con antonio, gli ho detto tutto il male che sto vivendo ora e le enormi difficoltà che incontro nel riprendere la nostra relazione;
mi è arrivato il risultato del pap test, e devo fare una biopsia per capire che cosa sono le displasie (dette cellule di merda) e che intenzioni hanno;
la caviglia mi fa ancora male nonostante abbia portato il tutore per 25 giorni;
mi sta tornando lo sfogo pruriginoso al piede sinistro;
mi hanno chiuso il cantiere, e non si sa se e quando riaprirà;
ho mal di testa da due giorni e sento una sensazione di freddo alla base del cranio, che mi fa pensare sia la temuta cervicale;
sono cicciona;
non riesco a caricare il cellulare;
la Puttana Eva mi fa diventar matta...

qualcuno me le starà mandando dietro?

martedì 17 giugno 2008

compleanno

ieri era il mio 32esimo compleanno.
nè antuan nè eternity mi hanno fatto gli auguri.
la qual cosa mi ha fatto pensare che forse dovei rivedere i criteri con cui scelgo le persone con cui condividere intimità.
il lavoro va una merda.
non torna nulla e mi sento incapace, inetta, informe, indietro.
mi sento sempre più distante e schiacciata dall'anagrafe.

mercoledì 11 giugno 2008

dunque

non ci sono andata alla fine. il fratello di antuan è stato male per cui sono saliti a parma tutti. ho conosciuto i genitori poi io e lui siamo andati a ravenna. era un secolo che ci volevo andare. è molto bella, per quanto stia affondando in una palude mefitica.
con lui è difficile. difficilisimo. mi sento ovattata, congelata. non passa niente. è tutto compresso e compatto. e io non capisco se lo voglio oppure no. se ce la posso fare oppure no. se lo amo oppure se è tardi.
ho visto il film Sex and the city e ho riflettuto su quanto per me sia durissima perdonare. credo sia tutto lì: per me lui è ancora il nemico, come dice BF. e non mi fido, nemmeno a parlargli. non mi sento a mio agio con lui, e ho paura.
credo che dovrei andare da uno psicologo.
nel frattempo sono successe due cose:
1. ci stanno chiudendo il cantiere, e io mi ritrovo così sola in casa e in bilico nella vita lavorativa.
2. antuan ha spedito il mio cv e pare che presto riceverò una proposta dalla Soprintendenza Archeologica della Basilicata, che si trova in grandi ambasce perchè sotto organico.

é una figata. ma gli ho detto che non so se sono pronta.
a volte penso di non amarlo più.
a volte muoio di paura a pensare che ci lasciamo un'altra volta.

domenica 25 maggio 2008

senza impegno?

Il 29 vado giù.
non ero sicura di andare, e non lo sono nemmeno ora che mancano 3 giorni.
soprattutto perchè mi sembra assurda, in questo caso, la formula senza impegno: vado giù, conoscerò i suoi, probabilemnte il figlio, lui mi ha fatto una proposta completa e la mia discesa è come un primo passo verso il si.
ma in verità io non voglio farlo questo primo passo. non ora perchè sono ancora troppo confusa e indecisa e non voglio rischiare di trovarmi incastrata in una situazione che ho contribuito per ignavia a creare intorno a me.
gli ho detto tutto questo. e lui sembra aver capito.
in ogni caso credo che questo gesto non possa venir compreso per quello che non è: una promessa.

venerdì 25 aprile 2008

ANSIAAAA

oggi rivedo, dopo 7 lunghi mesi, trilogy.
viene su per incontrare me, viene su perchè vuole sapere se sono disposta a riprendere la relazione con lui, e vivere insieme un'altra vita.
viene su per parlare di questo.
e io non so che cazzo dire. non so cosa voglio, non so dove inizia la paura e finisce la speranza, non so che dire.
lui arriva qui come un treno. è già tutto pronto: la casa al mare, il lavoro in un museo, la famiglia, gli amici... e io mi sento stordita. invasa. stanca. e non so che fare.
non gli credo del tutto.
ho paura di sbagliare.
credo che la separazione mi sia servita, ora sono più autonoma e non credo che la nostra vita insieme possa essere come lo è stata fino al settembre scorso: non sono sicuramente più disposta a quella forma di abnegazione. e non so se ho la forza di ricominciare daccapo.
sono così stanca...

domenica 6 aprile 2008

Ciao,
Hai ricevuto il mio messaggio in segreteria? Non ho potuto chiamare prima perchè non avevo ancora la conferma. In ogni caso ho la cacarella e quindi alla festa non ci sono andata.
Non ti ho risposto al telefono, perchè tu mi hai scritto "OK addio".
che nel pianeta dove vivo ora significa: visto che non sei il solito zerbino sempre presente, sempre disponibile, sempre pronto al perdono e al sorriso non mi trattengo nemmeno 5 secondi davanti allo schermo pensando a te, a come stai. no. ti mando affanculo. Questo significa per me che non valgo nemmeno quei 5 secondi di riflessione. nemmeno il pensiero. significa che il mio sentimento è, come ormai consuetudine negli ultimi 7 mesi, trattato come una merdaccia puzzolente e disgustosa. pertanto ho ritenuto inutile e ipocrita rispondere: non avevo niente altro da dire. non volevo ascoltare scuse, però e ma che non avrebbero cambiato la nettezza di quella frase.
non ti voglio rendere pan per focaccia. se lo volessi ti direi vieni amore e poi non mi farei trovare per 10 giorni.
ma non è questo che voglio. non rinnego nulla di quello che ho fatto con te e per te. rifarei tutto. ma ci sono ferite che non sono facili da rimarginare, e non è l'abbandono che mi toglie la speranza di un riavvicinamento. è il fatto che non mi hai voluta più, quando potevi volermi in serenità. è il dubbio. è un Ok addio, che apre una porta su un sentimento, il tuo, che non è generoso nè rispettoso, nè sincero.
io non mi fido di te. non mi fido più di te.
è questo il mio problema.
non ho paura di incontrarti, non ho bisogno di nascondermi. semplicemente non sono più disposta a credere alle tue parole, perchè me ne hai dette per 2 anni e mezzo e quando è stato il momento di creare qualcosa di coerente con quelle parole tu sei scappato senza voltarti indietro. io ti credevo, antonio. io ho creduto a tutto: tutte le volte che mi hai detto di amarmi, a tutte le volte che mi hai detto che volevi un bambino, a tutte le palle che mi hai detto nelle tue lunghe e ingiustificate assenze. io ho creduto a tutto.
ora non credo a niente.
e tu mi proproni questa storia di riflessione e introspezione che ti ha fatto capire l'importanza della nostra relazione, quando al primo sentore di difficoltà, come niente, mi dici OK addio.
Perchè lo hai scritto?
cosa credevi?
che avrei cercato di trattenerti? che avrei fatto come al solito? perdonando, capendo che povera stella stai male pure tu...
no.
non ho la forza, non ho la fiducia, non ho la speranza, non ho più niente di quello che avevo.
ed è pur vero che ci siamo amati, è vero che ti amo ancora.
ma forse non basterà.

bei momenti

Mi ha scritto trilogy, dopo giorni e giorni di messaggi e telefonate cui non ho risposto. la mail è lunga. riporta parte della mia, mi racconta cosa gli sta succedendo nella testa, che è solo colpa sua etc...
finisce così:


é stata colpa mia hai ragione ed è inutile che reciti il mea culpa, fa come meglio credi ma rispondimi se ti chiamo non aver paura e rispondi in fondo ci siamo amati.

Ho deciso di incontrarlo.